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Le pagine dedicate da García Lorca al duende, l'intenso stato emotivo fatto di estasi e disperazione insieme, sono la fonte di ispirazione di questo libro dedicato al flamenco e al suo mondo. Da Juan, l'insegnante di chitarra che vive in un mondo esclusivamente colorato di rosso e pretende una dedizione mistica dai suoi allievi, a Lola, la bella ballerina di Alicante capace di esprimere nella sua danza l'eros più sfrenato, alle bande gypsies di Madrid, che trascorrono le notti suonando di locale in locale fino allo sfinimento, un viaggio attraverso i luoghi sacri della Spagna, in cui si conserva religiosamente l'arte del flamenco.